venerdì 23 marzo 2012

Dieci vantaggi paradossali dalla crisi economica

 12/12/2008


La spaventosa crisi economico finanziaria che sta travolgendo l'Occidente con il crollo delle borse, la perdita di milioni di posti di lavoro e l'inizio di una recessione di dimensioni planetarie può presentare per gli Italiani, e non solo per loro, alcuni vantaggi; ci sentiamo di segnalarne almeno dieci, passati sotto silenzio o ignorati dai mass media.
1) La possibilità di reinventare un nuovo modello di sviluppo, infatti in questi decenni abbiamo impostato la nostra civiltà su di un frenetico sviluppo basato sull'aumento senza sosta dei consumi, una politica suicida che ci avrebbe portato in poco tempo al collasso per via dell'esaurimento delle risorse naturali e per la crescita vertiginosa dei rifiuti, in grado di trasformare il pianeta in una gigantesca pattumiera. La crisi può aprire gli occhi e la mente a molti, soprattutto alle giovani generazioni, le più intossicate dalla droga di un consumismo forsennato e forse si metteranno le basi per una nuova economia più rispettosa dell'etica e dell'ambiente.
2) La riduzione dell'inquinamento. Più di qualsiasi accordo tra nazioni il rallentamento della produzione industriale permetterà all'ambiente di tirare una boccata di ossigeno e di far decrescere il tasso di gas tossici nell'atmosfera con indubitabili benefici per la salute degli uomini e degli ecosistemi.
3) Diminuzione del costo delle materie prime, soprattutto del petrolio, che dopo aver sfiorato i 150 dollari a barile è sceso oramai a circa 40 dollari, permettendo a breve un sensibile calo del prezzo di benzina, luce e gas ed a cascata di tutti quei beni in cui incide trasporto ed energia.
4) Discesa dell'inflazione, provocata dal calo del petrolio e di altre materie prime. Attendiamo da un momento all'altro una storica inversione di tendenza con un saldo negativo, che potrà essere cospicuo se i commercianti avranno il coraggio e la lungimiranza di abbassare spontaneamente i prezzi per stimolare i consumi, aumentando il volume delle vendite e facilitando lo smaltimento delle merci.
5) La rivalutazione dell'industria, il crollo dei miti della finanza e la caduta di tanti squallidi speculatori, che si illudevano di generare una ricchezza unicamente cartacea, porterà ad una sicura rivincità dell'economia reale e ad una predominio della produzione sulla speculazione; la riscossa partirà dall'industria e dal settore manifatturiero.
6) Rivalutazione dell'artigianato e dei prodotti locali, la globalizzazione subirà un benefico rallentamento, favorendo il consumo di prodotti locali, sui quali poco incide il trasporto e la conservazione; si avrà inoltre una rivalutazione dell'artigianato e del lavoro autonomo, attività capaci di dare un notevole impulso di creatività ed entusiasmo alla ripresa economica.
7) Diminuzione del costo del denaro, i continui tagli al costo del denaro da parte della Banca centrale europea hanno portato ad una drastica riduzione dei tassi ai quali erano ancorati i mutui a tasso variabile. L'effetto a breve sarà una notevole diminuzione delle rate sui mutui immobiliari che tanto gravano sul bilancio di molte famiglie.
8) Frenata della quotazione dell'euro, il quale era cresciuto di valore a dismisura nei confronti del dollaro, provocando difficoltà alle aziende che vivono sull'esportazioni come quelle italiane.
9) Calo dei prezzi delle case, che negli ultimi tempi avevano raggiunto quotazioni irreali, creando grosse difficoltà ai giovani desiderosi di farsi una famiglia.Anche i fitti sono scesi di conseguenza, inoltre oggi è un momento favorevole per chi vuole acquistare ed ottenere un mutuo a condizioni vantaggiose dalle banche.
10) Affari in borsa, la diminuzione vertiginosa del prezzo delle azioni, che sembrano aver toccato il fondo, permette a chi dispone di liquidità e vuole accettare una quota di rischio di fare ottimi affari, pagando titoli a prezzo di saldo in attesa dei prossimi inevitabili rialzi.

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