venerdì 23 marzo 2012

Fermiamo il flagello delle rottamazioni

1/1/2009

Il governo ritarda la decisione di rinnovare gli incentivi alla rottamazione delle auto e la Fiat entra in fibrillazione, cominciando a far trapelare velate minacce; ma nessuno si scandalizza al pensiero che ingenti risorse finanziarie vengano stornate dal sostenere i redditi dei pensionati alla fame, dei disoccupati cronici, dei giovani (quasi tutti meridionali) alla vana ricerca di un lavoro, dei tanti precari disperati per incrementare le vendite di un prodotto non certo di prima necessità. 
Vuol dire che la tempesta economica che ci sta travolgendo non ci ha insegnato ancora niente. Dobbiamo viceversa comprendere che bisogna cambiare le nostre abitudini utilizzando i mezzi di trasporto pubblici.
Senza tener conto che già in passato il colosso torinese quando gli affari andavano bene distribuiva lucrosi dividenti, mentre se le vendite calavano scaricava il costo della crisi sulle spalle di uno Stato succube e di contribuenti trattati come insignificanti feudatari.

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