lunedì 19 marzo 2012

La seduzione dopo gli anta

3/10/2007

Durante l’estate un libro di Januaria Piromallo Belle e d’annata ha furoreggiato dalle Alpi alla Sicilia in un’interminabile serie di affollate presentazioni da Capri a Cortina d’Ampezzo. Nell’agile volumetto vengono elargiti una serie di consigli per contrastare l’avanzata implacabile del tempo, un vero e proprio manuale di sopravvivenza per signore d’annata in lotta con rughe, cellulite e cedimenti vari e tremendamente ansiose che gli sguardi dei mariti convergano sempre più frequentemente verso le grazie generosamente esposte di ventenni in libera uscita.
Vengono sviscerati i segreti di creme miracolose ed enumerati i prodigi della chirurgia plastica, tutti rimedi che agiscono sull’aspetto fisico della donna, ma viene completamente trascurato l’aspetto psicologico della vicenda, che a mio parere può costituire l’asso nella manica.
Oggi la donna è sempre più aggressiva nei confronti del maschio, sia nei rapporti quotidiani, sia nell’approccio sessuale, una vera iattura che ha conseguenze nefaste sull’ardore e sulla virilità.
Una sana condotta che potrebbe dare buoni risultati è divenire col tempo sempre più remissive, dolci ed accattivanti. Lasciare alle ragazzine spavalderia e sfacciataggine e coltivare intensamente l’arte della carezza, la parola suadente e le glorie della culinaria.
La battaglia con le giovanissime sul piano della avvenenza fisica è irrimediabilmente perduto, colpa del nostro Dna, che impone categoricamente ai maschi di cercare le proprietarie di cromosomi nel pieno dell’attività, ma grazie a raffinate tecniche di seduzione, improntate sulla remissione e su una femminilità accomodante, le prede per le signore d’annata saranno numerose ed affezionate.

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