lunedì 19 marzo 2012

Un triste primato

1/10/2007

La fine drammatica di un nostro soldato, originario di Gragnano, nell’inferno dell’Afghanistan ha riproposto una dolorosa circostanza alla quale i mass media, impegnati tra la cronaca delle serate di miss Italia e la difficile gestazione del Pd, non dedicano mai attenzione: la Campania fornisce oltre la metà delle reclute dell’esercito ed ha il più alto numero di reduci e di vedove di guerra, opps abbiamo sbagliato, di missioni di pace….
Un triste primato, specchio fedele delle drammatiche prospettive di lavoro dei giovani meridionali, ai quali oramai da tempo riesce difficile perfino guadagnarsi da vivere dietro al bancone di un bar o al nero, dieci ore al giorno,  in un cantiere fuori legge.
Se prima con la leva obbligatoria i giovani cercavano ogni sotterfugio per evitare la naia, oggi il miraggio di uno stipendio fa fare salti mortali e file notturne per presentare la domanda di arruolamento.
Una serie interminabile di missioni di pace… Libano, Somalia, Bosnia, Kosovo, Irak, Afghanistan, che permettono ad una miriade di disperati, originari di terre feraci rese aride dalla camorra, di Villaricca o di Qualiano, di Casavatore o di Frattamaggiore di sperare di poter realizzare un gruzzoletto e tornati a casa aprire un bar o poter coronare un sogno d’amore rimandato all’infinito per motivi economici.
Il nostro Lorenzo purtroppo il suo pegno d’amore con la madre dei suoi tre figlioletti lo ha potuto perfezionare soltanto con un allucinante matrimonio in articolo mortis, giusto per poter avere la pensione, dopo aver sacrificato vita e giovinezza alla furia devastante delle missioni di pace…

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