lunedì 25 marzo 2013

Papa Francesco, il pontefice dei poveri e dei detenuti

Papa Francesco


Santità, abbiamo molto apprezzato che un membro di un ordine, da sempre considerato l'intelligentia della Chiesa, abbia scelto il nome di Francesco che si batteva in difesa degli umili e dei deboli.
Sicuramente da buon pastore, Lei si metterà in cerca delle sue pecorelle smarrite e quante ne troverebbe se ci facesse l'onore di venire a trovarci nel carcere di Rebibbia.
Troverebbe tanti Argentini, ma anche tutte le razze e tutti i popoli, il penitenziario è una sorta di ONU con detenuti di 77 diverse nazionalità.
A riceverla Don Sandro e Don Roberto, che da decenni sono al nostro fianco e che mai ci lasceranno.
Le scrive un innocente, che però sa ben discernere tra la giustizia terrestre spesso fallace e quella divina, infallibile, i cui tortuosi percorsi spesso non riusciamo a discernere se non ci sorreggesse una fede incrollabile.
L'aspettiamo; non ci deluda.

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