mercoledì 30 ottobre 2013

Consoliamoci con la bellezza


di Marina della Ragione


Voltaire nel Dizionario filosofico si interrogava su cosa fosse la bellezza: Se lo chiedete ad un rospo, vi risponderà la sua femmina, se lo chiedete ad un nero della Guinea, vi parlerà di un naso schiacciato, di una grossa bocca e di una pelle oleosa, se lo chiedete ad un filosofo lo metterete in imbarazzo, perché da Platone ad oggi non hanno ancora trovato un accordo.
Per cui concluderemo che è bello ciò che piace e ci dobbiamo proporre di abbandonarci alla sua contemplazione, perché ammirare la bellezza fa bene allo spirito ed al corpo.
Il sorriso della Gioconda, Marlon Brando nel Padrino, il fisico di Kate Moss, La nona sinfonia di Beethoven, le cascate del Niagara o più semplicemente un sorriso di un bimbo, un raggio di sole, la quiete dopo la tempesta, le onde che si infrangono su una scogliera. E’ questa la bellezza ed indipendentemente da gusti musicali, fede calcistica, età, sesso e religione essa ci salverà e rappresenterà un’arma per sopravvivere in questo mondo in crisi, per avvicinarsi agli altri, fare politica, ritrovare fiducia in se stessi.
Non dobbiamo giustificarci perché un quadro, un paesaggio, un tramonto, una canzone, siano belli, quando percepiamo che ciò che è davanti ai nostri occhi ci piace esprimiamo un giudizio senza concetto, senza interesse e senza finalità e ci troviamo in buona compagnia, perché è la definizione di bello che dava Kant, il più grande tra i filosofi.
Frequentiamo la bellezza il più possibile, moltiplichiamo le esperienze estetiche, le occasioni di provare il morso delizioso di questo puro slancio verso l’universale.Davanti ad un quadro di un museo non ascoltiamo l’audio guida, ma abbandoniamoci all’emozione di condividere la fragilità della nostra umanità che nessun ragionamento può imporre. Il sentimento del bello ci conduce ad aspirare al bene. Davanti ad un bel viso accettiamo di essere a confronto con un mistero, che non capiamo, ma siamo certi di amare. Grazie alla bellezza si compie la felice esperienza del mistero.


Nessun commento:

Posta un commento