giovedì 24 ottobre 2013

Un vero editore.

Gaetano Colonnese

La casa editrice Colonnese viene fondata negli anni '60 da Gaetano Colonnese, che poi aprirà anche una libreria sempre con il suo nome. Gli uffici non sono fronte strada ma sono ubicati in un cortile. E' una casa editrice di nicchia non di tendenza, desiderosa di ricercare reali lettori e studiosi tra i propri clienti. Non rincorre le mode e le trame commerciali quindi il catalogo è essenziale. Si spazia dalla letteratura, cinema, teatro, libri rari fino a una insolita collana dedicata ai gatti; fiore all'occhiello è la collana che edita  libri sulla città e sulla regione, davvero belli e ricchi di notizie inusuali e interessanti. Anche la grafica e le copertine sono ricercate e eleganti. Dei miei cari amici hanno scelto un mini-libro dedicato alla felicità come bomboniera per il loro matrimonio. Molte coppie hanno copiato questa scelta riscuotendo elogi dagli invitati. La gestione è affidata a Edgar Colonnese, molto affabile e preparato che segue le orme paterne.
Gaetano Colonnese è stato uno dei più famosi editori italiani, la sua scomparsa ha creato un vuoto nel campo della cultura napoletana, perché  egli ha sempre inteso la sua professione come una missione e tenne a ribadirlo nel salotto di mia moglie Elvira quando venne accompagnato dallo scrittore Michele Serio. Egli ci tenne a ribadire, che la funzione dell’editore non è quella di stampare un libro, ci pensa il tipografo, né quella di venderlo, compito del libraio, bensì quella di scegliere ciò che va pubblicato, in base alla sua sensibilità in grado di captare gli umori del mercato e la sua cultura, che gli impedisce che vedano la luce libri spazzatura.
Riportiamo infine un frammento di una mia lettera al direttore pubblicata su La Repubblica 27 agosto 2004 – Il Roma 4 settembre 2004 – Il Mattino 16 settembre 2004: “ Come giustamente affermava il compianto editore Colonnese quando chiude una libreria si apre un vistoso varco alla barbarie e cosa succede allora quando scompare una gloriosa rivista?
Diventiamo tutti più poveri e più soli!”.





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