giovedì 15 gennaio 2015

Anna Maria Cirillo la regina delle lettere

La regina tra i clienti

La libreria Neapolis uno scrigno prezioso di cultura


La libreria Neapolis è ubicata nel cuore della città antica, in via San Gregorio Armeno 4, lì dove per secoli aveva sede l’Agorà e si prendevano le decisioni più importanti per il regno e le discussioni erano colte e raffinate.
Se si pensa alle circa quaranta librerie che nell’Ottocento erano situate nel centro storico di Napoli, in un’epoca in cui la dinastia regnante, i tanto vituperati Borbone, favorì lo sviluppo dell’attività editoriale, tipografica e giornalistica attraverso un idoneo quadro legislativo, un complesso tessuto di cartiere e fonderie di caratteri a piombo, nonché con la riorganizzazione del lavoro tipografico e delle forme di commercio anche ambulante. Nello stesso tempo bisogna dolorosamente constatare come in pochi anni quaranta librerie hanno chiuso i battenti, a causa di una crisi non solo economica, ma soprattutto culturale.
A difendere storia, tradizioni, napoletanità ed arte è rimasta indomabile Anna Maria Cirillo, la vestale della cultura meridionale, combattiva, appassionata, accattivante proprietaria della libreria Neapolis, un vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che, per motivi di studio o per semplice curiosità, sono interessati alla storia ed alle tradizioni della città ed amano il libro, ascoltano incantati il fruscio delle pagine, non sanno e non vogliono sapere cosa è un e-book. 
Si tratta di un locale piccolo ma capace di contenere l’indispensabile nelle sue vetrine collocate ai lati dell’ingresso con le scaffalature cariche di libri divisi per settori e, al pari del canto delle sirene, costituisce un forte richiamo anche per i turisti che, aggirandosi per lo shopping e per la visita alla strada dei presepi, non si lasciano sfuggire la possibilità di curiosare fra le migliaia di titoli che parlano di Napoli e della sua storia.
“Sono numerosi gli studiosi, i ricercatori e i semplici acquirenti che affollano questo locale – afferma orgogliosa Anna Maria Cirillo – e si tratta, nella maggioranza dei casi, di persone colte con cui è sempre piacevole scambiare quattro chiacchiere; e quando un volume non è presente negli scaffali o in deposito possiamo sempre procurarlo in tempi rapidi, anche se si tratta di editori minori, tirature limitate o di opere di difficile reperimento e naturalmente, disponendo di un sito web, la vendita avviene anche online”.
Oltre al sito, cliccato giorno e notte, la signora possiede una corposa mailing list di appassionati cultori di libri su Napoli e la napoletanità, ai quali periodicamente spedisce le novità. Una tecnica al passo con i tempi, che permette di vendere, mentre le altre librerie chiudono, per lasciare spazio a centri commerciali ed outlet, dove l’elettronica fa da padrona e la cultura è stata irrimediabilmente esorcizzata.
Storia antica, moderna e contemporanea, curiosità, letteratura e poesia, musica e arte, cataloghi e pubblicazioni periodiche, una nutrita sezione borbonica con autori coraggiosi che stanno contribuendo alla riscrittura e alla revisione di una storia che per troppo tempo ha taciuto la verità, rappresentano il nocciolo duro di una volontà che, ad ogni costo, vuole salvaguardare i pilastri della conoscenza e della storia patria contrapponendosi all’ignoranza imperante.
Fa onore il senso di appartenenza al territorio oltre che al peculiare tessuto culturale partenopeo il fatto che mentre in molti fuggono dalla città per cercare fortuna all’estero la nostra regina, pur avendone più volte avuto la possibilità, ha deciso di non muoversi e di realizzare il sogno di suo padre che già dagli anni ’50 si occupava di libri.
E comunque il territorio su cui insiste la libreria Neapolis è depositario di una speciale vocazione che ci pare riassunta brillantemente in una frase riferita da un turista britannico: “the educational level of a people is measured by how it preserves its cultural memory” e la gente del posto, nonostante le difficoltà economiche congiunturali e i problemi sociali diventati ormai strutturali continua a conservare la tradizione e la memoria del passato, non smettendo mai di sperare nel futuro.
“Sono per la politica dei piccoli passi – aggiunge la Cirillo introducendo un elemento di sincera speranza in un futuro che non può non realizzarsi in una città vitale e capace di resistere alle avversità - e le mega infrastrutture potranno servire pure ma in un secondo momento e non all’inizio di un processo di ripresa dell’identità culturale di una città”. 
Parole queste di una donna coraggiosa e determinata, e ci permettiamo di aggiungere affascinante, che ci sentiamo pienamente di condividere.
Dimenticavo info@librerianeapolis.it081 5514337


la libreria Neapolis

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